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Lunedì, 28 Ottobre 2013 14:26

Gli Europei amano le loro biciclette

Secondo i dati di NPR, in 23 dei 27 Paesi dell'UE le biciclette sono state più vendute delle auto nel 2012. Nell'anno scorso la sorpresa più grande è arrivata dalla Germania, il Paese produttore di auto per eccellenza. Nonostante la presenza di grandi marchi come Mercedes, BMW e Volkswagen, i tedeschi hanno comprato poco più di 3 milioni di automobili, ma quasi 4 milioni di biciclette. Il distacco è ancora più netto in Gran Bretagna dove, a fronte di circa 2 milioni di auto vendute nel 2012, si sono vendute oltre tre milioni e mezzo di biciclette. Il fenomeno è dovuto sia ad una riscoperta della cultura delle due ruote, ma soprattutto alla crisi economica. Vi sono alcuni Paesi in Europa dove l'uso della bicicletta, anche per andare a lavorare, è qualcosa di normale, basti pensare ad Amsterdam o anche a Parigi o Ferrara. Se poi si pensa che in Danimarca vi sono addirittura delle autostrade per ciclisti, allora si capisce che il fenomeno non è poi così raro e il mezzo a due ruote ha il vantaggio di non essere inquinante.
Ora anche altri Paesi europei stanno iniziando ad intraprendere questa strada. In Spagna ad esempio, come riporta NPR, pian piano stanno aumentando le biciclette che si vedono per strada e da noi in Italia, per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale, sono state vendute più biciclette che auto.
Dati alla mano infatti, il fenomeno appare chiaro negli stati dell'Unione Europea. Ad eccezione del Belgio e del Lussemburgo, lo scorso anno le biciclette hanno venuto più delle macchine.

Fonte: www.npr.org  www.greenstyle.it

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La sua storia da ciclista-artista è iniziata recentemente, nel 2010, quando ha ideato questa forma di esercizio sportivo-creativo-tecnologico: disegnare cose buffe usando come griglia le strade di una mappa, e per farlo andare in bicicletta e usare un sistema di tracciamento dei percorsi tramite GPS. I percorsi sono così disegnati su una mappa di Google delle vie della città attraversata, che è sempre Baltimora. Sul proprio sito Wallace spiega come pianificare il proprio percorso.

Fonte: www.ilpost.it

 

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Giovedì, 03 Ottobre 2013 08:03

Bikenomics: la bicicletta che solleva l'economia

È quasi impensabile per gli italiani rendere la bicicletta il mezzo di trasporto più diffuso, un po’ per la fretta quotidiana, un po’ per pigrizia, un po’ per praticità. Tuttavia impegnarsi ardentemente nella causa della bicicletta è una realtà che si potrebbe concretizzare con l’impegno e con un’attenzione particolare ai vantaggi che da essa derivano: vantaggi per l’ambiente, ma anche per l’economia, locale soprattutto. In città, sostituire ad esempio molti parcheggi per auto con quelli per bici, realizzare piste ciclabili laddove l’auto è regina non solo renderebbe più vivibile il centro abitativo ma aiuterebbe chiunque a stare più in sintonia con l’ambiente circostante senza dover sopportare eccessivamente il traffico: la salute delle famiglie, così come l’umore di ogni singolo cittadino, accoglierebbero positivamente tale cambiamento in modo da impiegare meno soldi nella cura della salute. L’ambiente stesso risulta essere l’indicatore naturale di quanto sia vantaggioso investire nella bicicletta. Ma la bicicletta non offre “solo” vantaggi per quanto riguarda la salute o per la riduzione dell’inquinamento, ma si dimostra essere un canale efficace in termini di contributo all’economia, specie l’economia locale, al punto che in America è stato coniato il termine Bikenomics, da fusione delle parole bike, bicicletta ed economics. Questo per due ragioni principali: in primo luogo usare più la bici significa risparmiare e aumentare il reddito disponibile per i consumi locali. In secondo luogo, muoversi in bici nel proprio quartiere / città e non usare la macchina per fare acquisti magari a decine di chilometri di distanza, ci costringe a scoprire meglio e privilegiare l’offerta più vicino alla nostra residenza. Si pensi che in uno stato medio-grosso degli USA, il Wisconsin, uno studio parla di una bike economy, di un impatto economico, turistico in primis, della bicicletta, che da solo vale 1,5 miliardi su base annua per lo Stato. Insomma, bicicletta vuole dire più soldi che restano nella comunità: partendo dalle realtà più immediate come il fatto che l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro migliora chi la utilizza di conseguenza il datore di lavoro vedrà più profitti o che lasciando l’auto in garage, e girando la città pedalando, i negozi della città risulterebbero essere un’attrattiva maggiore. La comunità, inoltre, vedrebbe destinarsi più soldi dato che i cittadini non si impegnerebbero più grosse somme per la benzina, le assicurazioni e per l’acquisto dell’auto.

Fonte: dedonno.net

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L’Oasi WWF Lago di Conza ha attivato un sentiero per mountain bike che consentirà ai visitatori di poter fruire l’Oasi passeggiando comodamente in bicicletta e, attraversando porzioni di bosco igrofilo, ruderi di antiche fattorie e ampie zone di pascolo e di prato, di godere di un paesaggio estremamente suggestivo e di osservare la fauna selvatica che abita l’area. Il sentiero, che ripercorre un antico tracciato che fino agli anni 70 collegava tra loro le numerose fattorie che sorgevano sui fertili terreni bagnati dal fiume Ofanto, è marcato con segnaletica di colore rosso, ed è pressoché pianeggiante, con salite brevi e non eccessivamente faticose rendendo possibile la passeggiata anche a gruppi familiari. Il visitatore potrà passeggiare nel bellissimo prato naturale dell’Oasi e incantarsi osservando il meraviglioso paesaggio disegnato dall’azzurro lago e dalle dolci colline Irpine e osservare uccelli acquatici quali Cormorani e Aironi, rapaci come Nibbi e Falchi pescatori e ancora Allodole, Storni, Cappellacce e Saltimpali. Il percorso parte dal Centro Visite dell’Oasi e si snoda lungo la sponda meridionale ed è percorribile solo previa prenotazione ed esclusivamente nel periodo estivo/autunnale quando il livello dell’acqua del lago si abbassa sensibilmente. Per chi non possiede una propria bici c’è la possibilità di noleggiarla direttamente in Oasi.
Per prenotare la passeggiata o per maggiori informazioni è possibile contattare l’Oasi WWF Lago di Conza: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure ai numeri 082739479 3939078255 3929962550

Fonte: www.ilciriaco.it

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Lunedì, 30 Settembre 2013 11:28

La bici fluo che si illumina di notte

Tra le strade di Boston, Stati Uniti, un ciclista circola imperterrito nelle ore notturne a bordo di una bicicletta illuminata di un colore bianco brillante. Una tonalità che rende impossibile per ogni automobilista non vedere la due ruote in movimento, anche perchè sono proprio i fari delle vetture ad attivare la speciale colorazione della bici. Josh Zisson, questo il nome del proprietario, ha infatti rivestito l’intelaiatura con una polvere retroriflettente che reagisce al contatto con il fascio luminoso delle auto, a distanze che coprono un raggio di  300 metri! La polvere magica garantisce una sicurezza di guida mai vista sinora su una bicicletta, non a caso battezzata come “Safest Bike on the Road”, anche perchè dotata di fari a Led (alimentati da una dinamo), e da una vera e propria luce di stop posteriore, che si illumina ad ogni frenata, doppio cavalletto e pneumatici anti-foratura.

Fonte: Tuttogreen

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Mercoledì, 25 Settembre 2013 09:53

In bici insieme al castello di Moncalieri

Sabato 28 settembre a Moncalieri si svolgerà la manifestazione "Moncalieri bici insieme al castello" L'evento è organizzato dall'Associazione La Città e L'Arte e con il contributo del Comune di Moncalieri, assessorato allo Sport. L'Associazione La Città e L'Arte opera da quasi 20 anni nel settore della pratica e della promozione sportiva.
La manifestazione si articola in due interessanti iniziative di promozione della pratica sportiva, in particolare nel settore della bicicletta nelle sue varie forme, da quella di puro svago, a strumento di trasporto che sta riconquistando gli spazi urbani, sino alle forme più elevate di agonismo.
PROGRAMMA
Nella imponente Sala della Regina (Castello di Moncalieri), dalle 10 alle 13, si terrà il convegno per illustrare il progetto Vento, ideato dal Politecnico di Milano per la realizzazione della pista ciclabile Torino-Venezia, con la partecipazione di esperti, di autorità locali e di personalità del mondo ciclistico e associativo. Nell'ampia ed accogliente Piazza d'Armi, dalle 15,30 alle 18,30, vi sarà un pomeriggio interamente dedicato al Tempo dello Sport, piano di sport sociale ideato e promosso dal Comune di Moncalieri con le principali associazioni sportive che propongono 46 differenti discipline rivolte ai cittadini di tutte le età e quindi in grado di soddisfare tutte le più svariate esigenze. Vi saranno dimostrazioni di vari sport, in particolare una interessante ed esclusiva dimostrazione di golf e una performance di danza asportiva; mostre legate al ciclismo e momenti di animazione e di festa per coinvolgere gli studenti delle scuole e i cittadini in genere.
Special Guest dell'evento sarà il corridore Diego Rosa, talento emergnte piemontese del ciclismo professionistico e miglio giovane al Tour del Mediterranèe.
Tutti i partecipanti avranno la possibilità di aggiudicarsi una della 4 splendide biciclette che verranno messe in palio per l'occasione.
Fonte: www.torinotoday.it

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«Nel 2008 mi guardavano come se fossi un extraterrestre quando salivo con la mia pieghevole in autobus», racconta Federico Occhionero, che a furia di domande incuriosite ha fondato un sito, bicipieghevoli. net, con oltre 40mila visitatori al mese. Nel 2012, gli acquisti di biciclette (un milione 750mila) hanno superato quelli di auto (meno di un milione e mezzo), e la due ruote flessibile e snodabile guadagna fette di mercato, anche perché si può trasportare gratis sui mezzi pubblici in un paese che ha solo 4mila chilometri di piste ciclabili contro i 40mila della Germania. È un vero boom, dalle 15 mila vendute nel 2011 alle 20mila dell’anno scorso. Un trend in crescita fotografato dal sito di Occhionero, dove impiegati e studenti raccontano le loro giornate passando dal treno al bus ai pedali. C’è Anna, working mum milanese che risparmia «tra i 40 e i 50 minuti al giorno utilizzando bike+metro+bike. E questo significa più tempo per la famiglia e un’ora in meno di baby sitter da pagare». E c’è Andrea, che da quando riesce ad andare al lavoro usando solo bici e treno e ha abolito «la seconda auto di famiglia, aumentandomi in pratica lo stipendio di mille euro».
Da Milano a Roma, le storie fatte di minuti guadagnati e soldi risparmiati si moltiplicano.
Alessandro ha deciso di diventare ciclista dopo aver visto per settimane gente scendere alla stazione di San Pietro, nella capitale, e da un ammasso di metallo in pochi secondi tirare fuori una bici senza spettare, come lui, il bus in ritardo. Storie metropolitane si rincorrono a testimoniare un cambiamento, perché è proprio nelle grandi città che la svolta è più evidente.
«L’uso integrato di bici e mezzi pubblici è la soluzione più furba e adatta ai grandi centri urbani, è la vera risposta alla mobilità per il futuro. Certo, bisognerebbe che sui treni dei pendolari ci fosse uno spazio dedicato alle biciclette pieghevoli e non, in modo da non infastidire gli altri passeggeri quando c’è ressa», dice Alberto Fiorillo, responsabile per la mobilità di Legambiente.
Che gli appassionati della flessibilità a due ruote abitino nelle grandi città, lo dimostrano anche i dati di vendita dell’azienda inglese Brompton, vincitrice del premio della Regina: in Italia ha visto crescere nel 2013 le vendite rispettivamente del 28 per cento a Milano e del 41 a Roma. Come Brompton, va forte l’americana Dahon, di cui già nel 2010 si vendevano 2500 pezzi nel nostro Paese. Ma il mercato è in crescita costante e sono decine le marche per tutte le tasche. Dalla Hoptown alla Speed P8 alla Tern, dalla Bh alla Giant, e poi Koga-MiyataMobiki, Strida. Dai 9 ai 13 chili di libertà concentrata. Da portare come una bagaglio a mano anche in aereo, o tirandosela dietro, per il manubrio, come un trolley.

Scritto da CATERINA PASOLINI, la Repubblica

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Ieri le due ruote sono state le protagoniste della giornata Bike to Coast. L'evento è stato dedicato alle bici per rilanciare il progetto Bike to coast, una pista ciclabile lunga come tutto il litorale abruzzese: 130 chilometri da Martinsicuro a San Salvo. E poi l'installazione in città della prima isola di bike sharing, per far lanciare un messaggio ai giovani: "Non solo il motorino è figo, ma anche la bici" aveva spiegato l'assessore Marco Marra. Questo progetto di pista ciclabile senza il Parco della Costa teatina, sarebbe privo dell'istituzione fondamentale per valorizzarlo. Sull'acquisizione dell'ex tracciato ferroviario, il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ha dichiarato che il prezzo è sceso a 7 milioni di euro. Ci auguriamo che l'acquisto delle aree di risulta avvenga, quindi, al più presto.
In una nota dell'assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio si legge - quello spirito di partecipazione e coinvolgimento di famiglie e bambini all'uso della bici. Una giornata di festa, con attività sportive, ludiche, eventi, concerti e animazione. L'obiettivo - aggiunge - è creare quella cultura necessaria di coinvolgimento della popolazione al progetto di realizzazione della pista ciclopedonale d'Abruzzo, quel 'Bike to Coast' destinato a cambiare le coordinate future del turismo abruzzese."
Molte le iniziative lungo il corso della giornata di ieri, dai 'mercatini del saper fare' agli artisti di strada, passando dagli animatori per bambini alle passeggiate in bici, concluse con l'abbraccio con i ciclisti di Vasto. Partenza da piazza De Gasperi in direzione Vasto Marina, dove i più piccoli si sono divertiti non poco tra slalom e percorsi ad ostacoli. La giornata continuerà oggi pomeriggio con gli appuntamenti lungo l'ex tracciato ferroviario e lo spettacolo teatrale, al rientro in piazza Rossetti.
Fonte: SanSalvo.net

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Il progetto “Piedelibero” presentato dal sindaco Matteo Renzi quale iniziativa sociale in vista dei Mondiali di ciclismo. “Del tema delle carceri - ha sottolineato il sindaco Matteo Renzi, che ha comprato proprio oggi, al termine della conferenza stampa, una bicicletta da uomo blu con ruote rosse - si parla spesso quando ci sono eventi negativi: ma i problemi nazionali non si affrontano con provvedimenti ‘una tantum’ ma con operazioni e sfide culturali ed educative. Per questo siamo felici di promuovere questa iniziativa bellissima con la cooperativa Ulisse che da tanti anni lavora con i ragazzi del carcere e che ora vede la nascita di un brand di prodotti che verranno commercializzati. E’ un modo bello per dimostrare il volto etico e solidale di Firenze proprio nei giorni dei Mondiali di ciclismo”.

“Piedelibero è Milleunabici 2.0 – ha spiegato il vicesindaco Saccardi – ovvero la continuazione di un progetto sociale targato Firenze che amplia i propri orizzonti. È anche l’occasione per modificare la progettualità interna al carcere attraverso una operazione di promozione e marketing”.

Il progetto si è caratterizzato attraverso il riciclo delle biciclette abbandonate nella depositeria comunale altrimenti destinate alla rottamazione e il reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti attraverso l’attività lavorativa connessa.

“Piedelibero ri-cicli” è un iniziativa che unisce etica ed estetica e che consiste nella creazione di un marchio per rendere le biciclette prodotte dalle officine del carcere di Sollicciano e dell’Istituto penale minorile Meucci riconoscibili e uniche. Il restauro non è più solo funzionale, ma prevede uno studio di re-design che comprende la scelta di colori e accessori.

E “Piedelibero” è destinato a superare i confini delle officine di recupero delle biciclette, diventando il brand identificativo per tutti gli oggetti che in un prossimo futuro saranno prodotti all’interno delle strutture penitenziarie fiorentine. Ad iniziare dai gadget e dall’accessori legati alla bicicletta. In questo modo sarà possibile ampliare la produzione e quindi raddoppiare i posti di lavoro all’interno e all’esterno degli istituti di pena.

Attualmente sono tre le officine in funzione: a Solliccianino, all’Istituto Meucci e nella struttura dellacooperativa Ulisse collocata in un edificio di proprietà comunale accanto al Ponte della tramvia . È questa una delle attività promosse dall’Amministrazione all’interno delle carceri fiorentine che, ogni anno, coinvolgono circa 700 detenuti per un investimento totale di 340.000 euro. Si va dal progetto con Arci per attività culturali in carcere a quello per il reinserimento sociale e lavorativo con l’associazione Ciao, dal centro diurno Attavante gestito dall’Associazione Volontari Penitenziari alle attività sportive in carcere fino all’acquisto di buoni mensa per detenuti semiliberi indigenti. Il vicesindaco ricorda poi le strutture residenziali convenzionate con il Comune per i soggetti in permesso-premio, sottoposti a misure alternative alla detenzione, esecuzione penale esterna al carcere o appena dimessi dal carcere: ovvero il Centro Samaritano gestito dalla Caritas e il Centro Casanova gestito dall’associazione Ciao.

Da ricordare anche i progetti dedicati al carcere e finanziati dai privati nell’ambito del Fiorino Solidale: le borse lavoro riservate ad ex detenuti impiegati nel Parco degli Animali e la fornitura del latte da parte della Mukki e, a breve, anche della frutta dalla Mercafir al laboratorio per la produzione del gelato presso l’Istituto Meucci.

Sul sito www.piedelibero.it è possibile avere ulteriori informazioni e soprattutto acquistare le biciclette.

Fonte: Comune di Firenze

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CiAl, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio  in collaborazione con il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale di Milano, hanno lanciato il concorso dove sarà possibile vincere una bici in alluminio riciclato.

Il concorso chiede di segnalare in 140 caratteri iniziative, idee, progetti italiani o internazionali di innovazione sociale che migliorano la qualità della vita delle persone o della comunità. Per innovazione sociale intendiamo “una soluzione innovativa a un problema sociale che sia più efficace, efficiente, sostenibile ed equa di tutte le soluzioni esistenti, e che generi valore diffuso per tutta la società e non tanto per i singoli individui”.

La RICICLETTA® è realizzata attraverso l’alluminio ottenuto dal riciclo degli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata tra cui lattine, vaschette, scatolette e bombolette aerosol, tubetti per creme e conserve, foglio sottile etc. Caratterizzata da un design innovativo e armonioso, è molto leggera ed è dotata di cambio Nexus, prodotto da Shimano a tre velocità inserito nella ruota posteriore che ne permette un utilizzo versatile. Per partecipare è necessario inviare un tweet in italiano o in inglese a @CSRIS_it oppure a @ConsorzioCIAL inserendo l’hashtag  #ITSINNOVATION. Si potrà partecipare al concorso dal 9 al 20 settembre 2013.

Il premio per il vincitore è la RICICLETTA®  di CiAl,  Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio.

La giuria sceglierà il tweet vincitore tra quelli che si sono maggiormente distinti per innovazione, originalità e valore sociale.

Fonte: www.ilsostenibile.it

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