Agriturismo Al prà di muriet nasce nel 2005 con la ristrutturazione di una vecchia baita situata ai piedi del Rocciamelone (3538mt. Santuario più alto d’Europa)immersa nel verde della Val Cenischia piccola appendice della più famosa Valle Susa.
A 2 km. da Susa e a 50 km da Torino offre ai suoi visitatori la possibilità di trascorrere soggiorni appaganti a stretto contatto con la semplice e rilassante vita di campagna originaria di questi luoghi.E’ anche sito di importanti partenze quali il sentiero del GTA(grande traversata delle alpi)o per chi ama la bicicletta la nuovissima Via verde Valsusa o la Ciclostrada Valle Susa.
Effettuando poi delle brevi traserte vi attendono infinità di trekking,vie ferrate,forti, fortini,mura e abbazie(Novalesa) di importanza storica ed in inverno per gli amanti dello sci la famosa Via Lattea sito delle recenti Olimpiadi Torino 2006.
Possibilità di lavorare nell'orto e di accudire gli animali
noleggio MTB, Calcetto, Pallavolo, escursioni, piscina nelle vicinanze
Numerose Vie ferrate e vie di Arrampicata Sportiva
Abbazia di Novalesa a 5km
Arena romana a Susa a 2km
Fortificazione II Guerra Mondiale al colle del Moncenisio
Festa Padronale il 2 Febbraio e il 13 Giugno
Rievocazione storica all'Assietta terza Domenica di luglio
Comprensorio sciistico della Via Lattea a 20 minuti d'auto
organizziamo passeggiate con pernottamento da noi e gite in quota nei nostri paraggi
sede: Agriturismo al Pra dij Muriet Fraz. Berno,5 10050 Venaus. Torino
Di proprietà del Comune di 0ncino e del CAI sezione di Cavour, sorge nei pressi del lago dell’Alpetto, accanto all’edificio storico del 1866, primo rifugio del Club Alpino Italiano.
Posto nel grande pianoro (Pian Rosso,) sopra l'abitato di Viozene, il Rifugio Mongioie è punto di partenza ideale per escursioni in alta quota.
Il massiccio del Mongioie (mt 2630) degrada verso il rifugio con formazioni calcaree spettacolari alte fino a 350 mt dove poter arrampicare su roccia bellissima.
Aperto nel 1994, è posizionato quasi al centro topografico del sistema montuoso che costituisce il grande catino dell'alta valle Cervo. E' adagiato su due selle (le Selle di Rosazza), e affacciato sul torrente Cervo e sui comuni di Rosazza e Piedicavallo. E' in quella posizione fin dal 1840, ultimo baluardo di un lembo di terra che nasce, a monte, dalla Punta della Gragliasca (2412 m. s.l.m.).
La Baita Gimont è lo storico rifugio alpino della zona, posto a 2035 m di quota che prende il nome dall'omonimo vallone in cui è situato; sorto quando ancora non esisteva l'area sciabile, oggi si ritrova nel cuore del comprensorio della Via Lattea, Monti della Luna, Monginevro.
Lo spettacolare panorama sul monte Chaberton è di imparagonabile bellezza, grazie all'ottima esposizione e alla varietà dell'ambiente innevato o verdeggiante. Nelle giornate di bel tempo si possono apprezzare i caldi raggi del sole seduti o sdraiati nell'ampio spazio esterno. L'accoglienza degli ospiti è semplice e confortevole e offre una cucina genuina e curata a base di prodotti locali.
Il rifugio è situato all'alpeggio Selleries nel Comune di Roure, ed è punto di partenza per numerose escursioni nel Parco Orsiera-Rocciavrè.E' possibile raggiungerlo a piedi, in bici o in auto dalla conca di Pracatinat, partendo dalla SS 23 nei pressi della località Depot, poco dopo Villaretto in Val Chisone.
La Certosa di Banda. Abbandonata verso la metà del 1600 con il trasferimento dei monaci presso la nuova Certosa di Collegno. Rimane la chiesa del XIII secolo con campanile e parti del chiostro, il tutto inglobato nel corso dei secoli da abitazioni private.
La Certosa di Montebenedetto. Abbandonata alla fine del 1400 a seguito di una serie di disastrose alluvioni e smottamenti e ridotta per lungo tempo ad edificio adibito ad attività silvo-pastorali, la chiesa è stata recentemente restaurata e aperta al pubblico.
Da Rastello si seguono le indicazioni per il rifugio Mondovì, la strada è praticamente una sola ed è quasi impossibile sbagliare( seguite sempre la strada principale).
l'itinerario presenta una consistente parte su sentiero non ciclabile che sara' sicuramente poco apprezzata da quei biker che amano solo ed esclusivamente pedalare. In tal caso, basta limitare l'escursione al Rifugio e rientrare seguendo la medesima strada della salita. Cosi' facendo, nonostante un leggero incremento della lunghezza e del dislivello (22,84 Km complessivi - 860 metri totali) si riduce decisamente la difficolta' (B.C.).