Giovedì, 21 Gennaio 2016 16:30

L’Università per “studiare” la bicicletta

Vota questo articolo
(0 Voti)

L’università apre alla bici, non è uno slogan pubblicitario, ma quanto emerge dal nuovo corso per l’istituzione di nuove figure professionali e strategiche per lo sviluppo di economie sostenibili.

Il 3° corso di "Esperto promotore della mobilità ciclistica" in programma presso l’Università di Verona e realizzato grazie alla collaborazione di FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) prevede infatti, la creazione di una figura professionale alla quale sia affidato l’incarico di coordinare e gestire, ma anche di incentivare le varie aziende del settore pubblico e privato, che intendono intraprendere attività dedite alle due ruote.
Un nuovo stile di vita che sempre più sta affermandosi in tutte le comunità locali e che sta orientando i cittadini verso frontiere più salubri ed ecosostenibili.
Sono molte le iniziative che i movimenti pro bike stanno sollecitando e tante sono le azioni che le amministrazioni comunali stanno mettendo in campo per promuovere l’uso della bici. Dopo le zone 30, l’istallazione di nuove ciclovie, le attività di bike sharing e proposte come: il bike to work e bike to school, anche il settore universitario “forma” nuove personalità a tema di bici.
Una novità esclusiva del territorio nazionale che fa comprendere quanto la bicicletta sia diventata una risorsa preziosa anche per lo sviluppo delle economie locali.
Le lezioni che saranno intraprese, hanno come fine ultimo quello di formare i partecipanti, anche attraverso delle escursioni in bici, su tutti quei servizi che rendono praticabile l’uso della bici in città come ad esempio: il cicloturismo, la pianificazione di sistemi e di percorsi ciclabili, l'intermodalità con il treno, la sicurezza stradale, ma anche la promozione di stili di vita più attivi. L’attività didattica, rivolta a tutti i diplomati o laureati, si svolgerà nel Dipartimento delle Scienze neurologiche biomediche dell'Università degli Studi di Verona, dal 7 aprile all’11 giugno 2016. Sarà suddivisa in quattro fine settimana, anche per agevolare la partecipazione ai non residenti, per un totale di42 ore di lezioni frontali e due fine settimana di uscite in bicicletta, per far comprendere da vicino cos’è un vero esempio di ciclabilità.
Gli sbocchi professionali per “l’Esperto promotore della mobilità ciclistica” sono di diversa natura. Dalle attività imprenditoriali nell’ambito della pianificazione e progettazione delle infrastrutture, all’offerta di servizi per la bici, del marketing e comunicazione, fino a tutte quelle più sociali e di sviluppo territoriale non profit.
Per parteciparvi e necessaria un’iscrizione da fare entro il 15 febbraio 2016, per eventuali altre informazioni consultare il sito www.dsnm.univr.it.

Fonte: ilsostenibile.it; fiab-onlus.it

Letto 2388 volte

Potrebbero interessarti anche

  • La prima pedalata non si scorda mai

    Abbandonando la suddivisione tra passato, presente e futuro, notiamo qualcosa di istintivo, nel fascino della bicicletta.

  • La bici d’inverno

    Gli amanti della bicicletta vorrebbero organizzare escursioni su due ruote anche d’inverno, bisogna però avere un abbigliamento adeguato per evitare che il freddo rovini le nostre passioni.

  • Gli enti di previdenza sociale italiani sostengono la bicicletta

    Inps e Inail i due enti di previdenza sociale italiani hanno annunciato alcune novità per la riduzione delle emissioni inquinanti, incentivando l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. L’Inps nel corso del 2018 ha deciso di puntare sul verde per quanto riguarda la propria mobilità.