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Mercoledì, 30 Gennaio 2013 11:49

In bici alla scoperta di Torino

Torino è una bella città, tra le più belle d'Italia. Osservarla dalla sella di una bicicletta è fantastica.

Ci sono associazioni locali che propongono visite guidate con circuiti diversi, a seconda delle esigenze personali. L'associazione Anemos è una di queste: composta da persone qualificate ed estremamente esperte, tutte accomunate da una grande passione per l'ambiente, lo sport e la cultura del territorio, propone interessanti itinerari.

Sono circuiti con ritrovo, partenza e arrivo in piazza Castello, a Torino, all'angolo con via Accademia delle Scienze (la via che conduce in piazza Carignano e al Museo Egizio), presso il "Caffè delle Scienze".

Al punto di partenza delle visite cicloguidate è possibile noleggiare una bicicletta da cicloturismo e ritirare un casco per prendere parte alla visita cicloguidata.

È possibile iscriversi alle visite anche subito prima della partenza (consigliabile recarsi al punto di ritrovo prima dell'orario previsto per la partenza); ma, soprattutto per chi ha necessità di una bicicletta, è opportuno iscriversi sul sito, in modo da avere la certezza della disponibilità: il numero di biciclette è infatti limitato.

Oltre alle biciclette, è possibilie richiedere seggiolini per bambini e cammellini da agganciare alla bicicletta di un adulto.

Il 24 febbraio 2013 è in programma un interessante itinerario: JULIA AUGUSTA TAURINORUM

Un giro a pedali per le strade di Torino e lungo le sponde del Po, assaporando i racconti della Storia con la S maiuscola.

Gli aneddoti dagli Antichi Romani alle Olimpiadi Invernali di Torino2006 e gli scorci più suggestivi del centro storico e del fiume Po.

I monumenti, le vie e le piazze simbolo di una città magnifica.

La bellezza di esplorare l'universo della città attraverso i raggi di una bicicletta stimola la voglia di assorbire le vicende e di conoscere i personaggi che le hanno vissute. Vicende e personaggi che, grazie ad aneddoti, racconti e curiosità, permettono di vedere vie e palazzi da un punto di vista non convenzionale.

Il salotto della città con gli occhi di chi la scopre per la prima volta e quelli di chi ci vive tutti i giorni e la guarda con sguardo nuovo riscoprendola più viva ed intima di quanto non sperasse.

Della durata di circa due ore e mezza con partenza e arrivo in piazza Castello angolo via Accademia delle Scienze, presso il "Caffè delle Scienze", in zona centralissima, il tour si snoda in zone pedonali, percorsi e piste ciclabili e strade a scarso traffico. E' accessibile a chiunque abbia voglia di pedalare in compagnia e voglia di scoprire qualcosa di nuovo e insolito.

L'attività è seguita da Accompagnatori Cicloturistici qualificati (professione turistica ai sensi della D.G.R. Piemonte 27/2009).

Il costo del tour guidato è di 12,00 €.

Per bambini di età inferiore a 7 anni il tour è gratuito (se accompagnati da un adulto).

Fino a 12 anni di età prezzo ridotto pari a 8,00 €.

Possibilità di noleggiare biciclette al costo di 5,00 €.

Possibilità di noleggiare cammellino da agganciare a bici per adulto al costo di 3,00 €.

Possibilità di richiedere seggiolino portabimbi.

Possibilità di richiedere in uso un casco protettivo.

Per conoscere tutti gli itinerari e gli appuntamenti clicca qui

Per maggiori info si può visitare il sito dell'associazione

 

Fonte: Anemos Torino

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Riportiamo di seguito la lettera che le associazioni del Bike Pride di Torino hanno inviato al Sindaco della città, Piero Fassino, in relazione ai provvedimenti presi negli ultimi tempi sulla questione dello smog.

Di fronte alle sterili polemiche nate intorno ai nuovi provvedimenti anti-smog presi dal Comune, già tarati al ribasso e lontani dal poter incidere significativamente sulla qualità dell'aria cittadina, le associazioni promotrici del Bike Pride hanno scritto una lettera aperta al sindaco di Torino Piero Fassino.

"Il dibattito nelle commissioni Ambiente e Viabilità sul provvedimento antismog –scrivono le associazioni- dimostra la superficialità con cui alcuni consiglieri affrontano i temi ambientali. Non critichiamo la libertà di esprimere dubbi sul provvedimento ma l'incapacità di elaborare proposte alternative. Il blocco di alcune categorie di auto non sarà la soluzione migliore, nè la più efficace, ma è un piccolo tassello che l'amministrazione dovrebbe difendere e al limite provare a perfezionare. La povertà del dibattito è, signor Sindaco, ancora più intollerabile data la quantità e qualità del confronto che invece c'è fuori "dal palazzo".

"I torinesi hanno una buona memoria –continua la lettera delle associazioni-, si ricordano perfettamente il peso dato nel suo programma elettorale al progetto di una "Torino Capitale del muoversi bene e dell'ambiente". Immaginiamo quindi che in questo momento molti siano in attesa di una sua chiara presa di posizione sul tema.

Se veramente il consiglio ha maturato delle perplessità di fronte all'efficacia del provvedimento abbia il coraggio di migliorarlo o una grande fetta della popolazione (che nel nostro specifico caso si traduce nei 20.000 che hanno preso parte all'ultimo bike pride) si sentirà per l'ennesima volta irrisa e sbeffeggiata dall'incapacità di porre rimedio a problemi reali e tragici che trascendono la mera conta dei superamenti delle soglie di pm10.

"Vogliamo sperare che in questa città sia finito il tempo in cui regnano gli interessi particolari e confidiamo –è questo l'appello finale rivolto al primo cittadino di Torino- nella sua capacità di visione strategica, nell'interesse della città tutta".

Fonte: biciebasta.com

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Chi avrebbe scommesso, anche solo cinque anni fa, che i torinesi potessero ordinare il cenone di Natale e Capodanno a un gruppo di chef per farselo recapitare a casa in bicicletta? Eppure è successo, l'iniziativa dei Cuochi Volanti ha registrato addirittura il tutto esaurito e la consegna a domicilio dei Pony 0 Emissioni è stata puntuale, per la soddisfazione di tutti.

Marco Actis e Davide Fuggetta sono i Pony 0 Emissioni, la loro società è nata a settembre 2011, quando - uno insegnante precario, l'altro meccanico nelle officine dei bus - si sono trovati senza lavoro. A Torino non esisteva ancora nulla del genere, un gruppo di messenger a pedali c'era a Milano e qualcosa si stava muovendo in altre parti d'Italia. Oggi i pony express in bicicletta operano in almeno venti città, per dimostrare, spiega Actis, "che puntualità ed efficienza non sono prerogative solo dei mototaxi". Una rete mette in comunicazione le varie società e i Pony 0 Emissioni hanno un progetto di collegamento fra Torino e Milano, utilizzando bicicletta e treno. Prima, daranno il via alla collaborazione con altri messenger per allargare il servizio a Venaria, Collegno e Grugliasco, puntando a coprire l'intera cintura. Il servizio ha costi variabili, da 8 euro per una sola consegna a 4,50 in caso di abbonamento con cento tagliandi. Per le merci che non possono essere trasportate con una normale borsa, Marco e Davide hanno a disposizione due bici cargo olandesi: "Con quelle possiamo recapitare anche una lavatrice".

L'iniziativa ha avuto successo? "Stiamo crescendo, nonostante i costi iniziali non indifferenti. Ci sono giorni in cui facciamo quattro consegne, altri quindici. Ma ci hanno dato fiducia società come Reale Mutua e Axa. Tex 97, operatore di telecomunicazioni, ci ha affidato la consegna ai clienti di bollette e router. Altri hanno creduto in noi tanto da comperare uno spazio pubblicitario sulle borse o sulle biciclette. Qualcosa si muove insomma. Chissà che il nostro lavoro, la nostra presenza in città non serva anche per aiutare gli altri ciclisti, per ottenere maggiore rispetto dagli altri utenti, pedoni compresi. Perché è vero che pedalare a Torino è sicuramente più facile che in altre metropoli, ma proprio per questo si potrebbe pretendere di più, una migliore politica delle piste ciclabili ad esempio. Il successo clamoroso di ToBike dovrebbe dire qualcosa sul desiderio di bicicletta dei torinesi".

I Pony 0 Emissioni sono in corso Francia 62, info 366/8122423, www.pony0emissioni.it

Fonte: repubblica.it

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Argomento trattato:
Lunedì, 05 Novembre 2012 12:12

Percorso Regio Parco - San Mauro T.se

Lunghezza: 5,11 km

 

Tempo percorrenza: 30 minuti

Tipo: asfalto (4,97 km - 97%), sterrato ( 0,14 km -3%)

Località di partenza: Parco Colletta, vicino sponda fiume Po circa all'altezza di C.so Taranto, nel punto in cui convergono 2 stradine asfaltate (provenienti rispettivamente da Piazza Sofia e Ponte Amedeo VIII sulla Stura) ed una sterrata.

Descrizione:

seguiamo la stradina che procede in direzione della Stura di Lanzo, mantenendoci inizialmente vicino al fiume Po e quindi al torrente affluente. Ad un paio di bivi teniamo la destra (0,49 e 0,63) raggiungendo il ponte Amedeo VIII (0,77 - strada di Settimo). Attraversatolo imbocchiamo subito a destra la pista ciclabile che corre parallela a Lungo Stura Lazio (0,93). Transitati sotto il cavalcavia, continuiamo ancora a destra (pressi cancello di accesso ai pozzi di estrazione dell'AAM), costeggiando il canale derivatore della centrale AEM, situata quasi sul confine del comune di Torino ed alimentata dall'ampio bacino creato dallo sbarramento della diga del Pascolo. Nella parte iniziale, lunga 250 metri, il canale e' piu' largo per limitare la velocita' dell'acqua e consentire quindi la sedimentazione di materiali solidi; nella seconda (lunga 1,3 Km) la sezione si riduce e la velocita' diventa circa il doppio (poco piu' di 5 Km/h). La sua realizzazione ha creato un ampio isolotto dove e' presente la piu' grande garzaia d'Europa dopo quella di Amsterdam (considerando i soli centri abitati), per non parlare poi delle circa 150 specie di uccelli. Passato il cancello del campo sportivo dell'US Ardor (2,46), nata come squadra parrocchiale nel 1937, e quello del Parco del Meisino (3,00), ci allontaniamo dal canale pervenendo ad un trivo dove prendiamo la stradina tutta sulla destra (3,26) che passa tra le case della borgata Bertolla, famosa in passato per i suoi lavandai: qui accorsero numerosi all'inizio del secolo, in seguito all'editto del Comune di Torino che vietava di sciorinare i panni sulle sponde cittadine del Po per non inquinarlo. Essi si stabilirono lungo il corso del Rivo Freddo. I panni lavati nel rio venivano fatti poi asciugare sui campi circostanti che fornivano anche il foraggio per i cavalli utilizzati nel trasporto della biancheria. La professione inizio' a decadere negli anni Sessanta, in seguito all'introduzione delle lavatrici domestiche. Raggiunta la vicina piazza Monte Tabor (3,31), ne usciamo a destra lungo la via omonima. Raggiunta la strada comunale di Bertolla (3,44) la seguiamo di fronte per circa 150 metri imboccando, nei pressi del cartello dell'interno 144, una strada privata sulla destra caratterizzata dalla presenza di numerosi dissuasori. Entrati in territorio di San Mauro questa diventa via Trento. Continuare sempre diritto sino a raggiungere un cartello di precedenza (3,94): a destra, lungo un passaggio pedonale, entriamo nel Parco L'Eliana (dal nome della citta' spagnola con cui S. Mauro e' gemellata) raggiungendo il canale di uscita della centrale. Lo costeggiamo a sinistra, seguendo un vialetto che termina nei pressi di una rotonda (4,82 - piazza Mochino). Qui percorriamo il "ponte vecchio", sfruttando la carreggiata riservata al transito pedonale (l'altra e ' invece destinata alla circolazione a senso unico degli autoveicoli), intitolato a Vittorio Emanuele III e costruito nel 1912. In precedenza, il collegamento era garantito da un sistema di zattere agganciate ad una fune che attraversava il fiume. La maggior parte del traffico transita oggi su quello adiacente, di costruzione piu' recente. Subito dopo questo e' la diga Cimena, dalla quale si stacca un altro corso d'acqua artificiale: quello della centrale idroelettrica di Galleani (frazione di Castagneto Po). Al termine del ponte ci troviamo in piazza Martiri della Liberta' dove concludiamo l'itinerario (5,11). Di fronte a noi e' la chiesetta di San Rocco, antica sede della Confraternita dello Spirito Santo, eretta tra il 1728 ed il 1731. Piu' recenti sono il campanile (anno 1760) e la facciata (1781).

Segnalazioni:

dal punto di arrivo (ponte vecchio di San Mauro) si può proseguire per la pista ciclabile che corre, parallela al Po, sulla sponda opposta. Al termine del ponte vecchio girare a destra nella via di raccordo che porta alla piazza in riva al fiume e percorrere quest'ultima in direzione di Torino. Attraversare il passaggio pedonale della nuova rotonda, alla fine del sottopasso, facendo attenzione alle auto. Da qui, sino al parco del Meisino, inizia una bella pista ciclabile (2 Km ca.) con vista sul Po, che si interrompe (ahimé) all'altezza di un rio: salire per la scala in legno e sbucare, dopo il ponticello, su Corso Casale. Dopo lo spiazzo antistante un concessionario di motocicli c'é un passaggio nella recinzione e si scende sulla parte di pista ciclabile che porta al parco del Meisino. Da qui si può ritornare al ponte di Corso Belgio, costeggiando il Galoppatoio Militare e il Cimitero di Sassi per raccordarsi al ponte pedonale di Parco Michelotti.

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