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Mercoledì, 06 Marzo 2013 10:34

BIKE ECONOMICS

La bicicletta crea ricchezza e nuovi posti di lavoro. In attesa di strade più sicure, c'è chi ha scommesso, con successo, sulle due ruote: pony express, agenzie turistiche, stilisti e designer. 

La bicicletta crea ricchezza e nuovi posti di lavoro. In attesa di strade più sicure, c'è chi infatti ha scommesso sulle due ruote: agenzie turistiche, stilisti, pony express e officine. E ha successo. Come la cooperativa vicentina Girolibero, che si occupa di cicloturismo: ha 42 dipendenti e dal 2002 i clienti sono cresciuti ogni anno del 20%. Alla Stazione delle biciclette di San Donato Milanese oggi lavorano sette persone, era una sola dieci anni fa. Storie che Terre di mezzo - street magazine racconta in "Bike economics", l'inchiesta del numero di marzo secondo cui in estate i 370 chilometri di piste ciclabili del Trentino sono percorsi ogni giorno da 10mila persone: sei su dieci hanno scelto questa regione proprio perché possono pedalare in lungo e in largo in sicurezza. Il loro contributo all'economia locale è di circa 78 milioni di euro, compresi i pernottamenti. Anche i ladri si sono resi conto che la bicicletta può essere un business: Terre di mezzo ha contato almeno 20 grandi furti nel 2012 tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna a costruttori o negozi specializzati, con danni per oltre 1,5 milioni di euro. Legambiente stima che ogni anno vengano rubate 1,2 milioni di bici. Sono 12mila persone i lavoratori delle 250 fabbriche che producono bici, con un fatturato di circa 1 miliardo all'anno. Dal 1997 le vendite oscillano tra 1,5 milioni e 1,9 milioni di pezzi. "Il settore tiene, con fatica -spiega Pietro Nigrelli, responsabile dell'area bici dell'Associazione ciclo e motociclo (Ancma), aderente a Confindustria. Ma potrebbe crescere se nelle nostre città ci fosse più spazio per loro". Il mondo della bici è in surplace: aspetta in equilibrio il momento giusto per scattare. Il problema non è solo legato alla mancanza di piste ciclabili: la bicicletta non è ancora considerata un mezzo di trasporto. Nel Regno Unito (la cui popolazione, 58 milioni, è simile a quella italiana) la bici produce, secondo uno studio del 2011 del Ministero dei trasporti, una ricchezza pari a 3,3 miliardi di euro all'anno. Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, dedica la sezione speciale di quest'anno alla mobilità sostenibile, con un'attenzione particolare alle biciclette. Sarà possibile provare gli ultimi prototipi delle bici elettriche, sono previsti spettacoli per bambini sull'educazione stradale, una piéce teatrale che racconta storie di vita quotidiana a bordo della bicicletta. Ci saranno anche stand di pony espress su due pedali, agenzie di cicloturismo e si potrà imparare a riparare o a personalizzare la propria bicicletta. 

Fonte: magazine.terre.it
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Venerdì, 18 Gennaio 2013 11:44

Anjou Ve'lo Vintage, sulle tracce del passato

Panorami sulla Loira, maestose silhouette di castelli antichi saranno lo sfondo per una riedizione storica sulle strade del ciclismo di Francia. L'universo degli appassionati delle vecchie biciclette, le ultime tendenze vintage, l'esclusivo concorso d'eleganza e l'avventura dei pionieri del Tour de France: e' questo lo spirito Anjou Ve'lo Vintage.

110 anni dopo e 100 Tour de France più tardi della nascita della più famosa gara ciclistica del mondo, si possono vestire i panni di uno di quei primi forzati della strada. Con una bicicletta fabbricata prima del 1987 e una tenuta vintage o d'epoca si può salire sui pedali per "La Rétro 1903, la tappa dei campioni leggendari. È questo l'appuntamento per la Anjou Vélo Vintage, la manifestazione retrò che in Francia vuole ricordare quei tempi, che si svolgerà dal 19 al 23 giugno in Francia con partenza da Angers per raggiungere Saumur.

Nella scia della torpedo della direzione di "corsa", si lascia Angers in gruppo per raggiungere le rive della Loira a Sainte-Gemmes e poi a Les Ponts-de-Cé. Lungo il fiume, la Levée de Belle-Poule offrirà ai patiti della bici l'occasione di mettersi in mostra. Si svolta poi verso La Daguenière, per apprezzare i magnifici panorami della Loira e attraversare il ponte di Saint Mathurin-sur-Loire. L'avventura continuerà nell'entroterra, con il pittoresco borgo di Blaison-Gohier. A Brissac, si sosterà per la pausa pranzo e per riposare nel parco del più alto castello di Francia, il "gigante della Loira". Poi si riparte in direzione di Saint Rémy-la-Varenne, della Loira, Thoureil e Gennes per arrivare a Saumur, in piazza Chardonnet.

L'iscrizione alla gara costerà 15 euro entro il 1° marzo, poi fino al 18 giugno 2013, il prezzo dell'iscrizione sarà fissato a 20 euro a persona. Sarà inoltre possibile iscriversi direttamente al villaggio di partenza de "La Rétro 1903", ad Angers, dal 19 al 22 giugno, nonché presso il villaggio dell'Anjou Vélo Vintage, a Saumur, il 22 e 23 giugno, a un prezzo di 25 euro a persona, fino a un'ora prima della partenza della corsa. Sul sito della manifestazione che prevede molte attività durante tutto il weekend si possono trovare tutte le informazioni utili anche per il soggiorno e per partecipare a più attività.

Fonte: cycling

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Venerdì, 14 Dicembre 2012 11:52

I dieci comandamenti del bravo ciclista urbano

Quando il web dona agli utenti articoli davvero interessanti, a noi fa piacere darne notizia in modo che possano essere letti da più persone possibili. E' il caso dell'articolo che pubblichiamo oggi senza alcuna alterazione (anche la foto è la stessa pubblicata sul sito) apparso su bicisnob.

 

Il ciclista metropolitano ha l'obbligo di trasmettere agli altri utenti della strada un'immagine di superiorità, fascino, alterità, bellezza, eleganza.

Deve perciò rispettare ciecamente i 10 comandamenti del bravo ciclista urbano.

1) Abbigliamento. Tassativamente bandite gonne e pantaloni multitasche così come casacchine catarifrangenti e altri ammennicoli che fanno tanto dipendente ANAS. Gli abiti devono essere ricercati, informali e nello stesso tempo raffinati, la mise si deve notare senza dare cafonamente nell'occhio, deve essere adatta a un aperitivo tra amici così come a una cena elegante. Siate cool e controfighetti.

2) Relazioni sociali. La vostra capacità di rimorchiare deve apparire innata e straordinaria. Se vedete uno strafigo/strafiga che cammina per strada puntatelo/a e chiedetegli un'informazione qualsiasi. Dovete convincere chi guarda la scena senza sonoro che siete due vecchi amici che si ritrovano per caso. Allontanandovi salutate calorosamente e fate gesti che lascino intendere che vi rivedrete al più presto. Quando possibile, inoltre, datevi appuntamento agli incroci più trafficati con un vostro amico/a, facendo sembrare l'incontro fortuito e trasformando l'ingorgo in un drive-in con vista sul bacio più appassionato del secolo.

3) Sudore. E' rigorosamente bandito il sudore. La pelle deve essere sempre fresca e rilassata. Il viso asciutto e tonico esprime la leggerezza della pedalata. Chi soffre di sudorazione eccessiva deve mascherarla utilizzando una mtb e indossando capi tecnici pre-macchiati di fango in modo da convincere l'osservatore che si è reduci da un'escursione chilometrica nei boschi. Il sudore diventerà così testimonianza di una straordinaria forma fisica.

4) Respirazione. Vietato respirare a bocca aperta, mostrare affanno o spossatezza. Anche se vi stanno esplodendo i polmoni dovete mantenere un certo aplomb. Chi fuma, nel bel mezzo di una salita al 12%, può accendersi una sigaretta, senza naturalmente perdere il ritmo fluido della pedalata.

5) Espressione. Sorridete con intelligenza, senza inciampare in sguardi beoti. Il volto deve comunicare serenità, spensieratezza, compiacimento. Dovete incutere invidia.

6) Sorpassi. Sorpassare un'automobile è la cosa più normale che può accadere durante uno spostamento: dimostratelo, compiendo l'operazione con naturalezza. E' fatto obbligo di non indugiare con lo sguardo beffardo verso il finestrino delle auto, di tirare avanti dritti e fieri senza curarsi di chi è impantanato nel traffico. Inventate occasioni per fermarvi di tanto in tanto lungo il tragitto così da superare più volte gli stessi automobilisti.

7) Generosità. La vostra superiorità deve rendervi più generosi e disponibili verso il prossimo. Ad esempio, pur essendo privi del parabrezza, potete dispensare mance ai lavavetri al semaforo.

8) Gentilezza. Fermatevi con ostentazione davanti alle strisce pedonali e sorridete a chi attraversa. Poi manifestate complicità col pedone e scuotete il capo in maniera da redarguire con quel semplice gesto l'arroganza dell'automobilista che non rispetta le zebre.

9) Meteo. Mostrate di apprezzare, senza esagerare, i repentini cambiamenti meteoclimatici. Utilizzate uno scroscio di pioggia improvviso per lasciar intravedere intriganti trasparenze o per esibire muscoli bestiali sotto pantaloni resi attillati dall'acqua.

10) Rapporti coi motorizzati. Mai dare confidenza agli automobilisti, mai reagire a provocazioni, a colpi di clacson, a urla e a offese.

L'automobilista non esiste, è solo un componente di una macchina. Esistete solo voi, meravigliosi ciclisti urbani.

 

Fonte: bicisnob

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Mercoledì, 05 Dicembre 2012 12:39

La Spagna lancia il Bed & Bike

Questo mese l'organizzazione spagnola di Girona Greenways ha lanciato un programma nazionale conosciuto come il "Bed and Bike".

Il progetto pone la Spagna sullo stesso livello di altre realtà europee per quanto riguarda il cicloturismo. Questo tipo di sistema, infatti, sta diventando sempre più comune in tutta Europa. Germania, Austria, Repubblica Ceca, Montenegro, Lussemburgo, le Fiandre, la Svizzera e la Francia già dispongono di propri sistemi. La Germania attualmente gestisce il meglio di questi regimi con il suo iconico tedesco Bett & Bike regime. Gestito da ADFC , conta più di 5.300 posti-alloggio per bici, considerati l'ideale per i cicloturisti.

Il regime spagnolo sarà gestito da Greenways Girona e avrà 3 categorie: strutture ricettive, bar e ristoranti e campeggi. Ogni categoria ha esigenze specifiche che includono l'accesso gratuito ad una bicicletta e un kit di riparazione, informazioni e mappe dei percorsi ciclabili locali e l'accesso a una lavanderia.

"Questo tipo di programmi sono molto importanti per attirare i cicloturisti ", spiega Adam Bodor, direttore EuroVelo ECF, "coloro che viaggiano in bicicletta hanno esigenze sempre diverse rispetto ai normali turisti ed è stato dimostrato che avere degli alloggi accoglienti per bicicletta può aumentare il numero di turisti che visitano l'area".

Secondo l'ultimo studio commissionato dal Parlamento europeo ci sono circa 2.295 milioni di viaggi cicloturistici in Europa con un valore superiore a 44 miliardi di euro all'anno. Alla Spagna vanno attualmente solo 1.620 milioni di tali entrate, quindi c'è sicuramente spazio per aumentare la propria quota di entrate.

Una panoramica più dettagliata dei Bed and bike europei è disponibile qui.

maggiori info su eurovelo.org

Fonte: eurovelo

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Mercoledì, 24 Ottobre 2012 11:49

Cicloturismo. Bici e vacanze, accoppiata perfetta

La stagione 2012 ha registrato un 1.500.000 di presenze cicloturistiche sul territorio nazionale, 300.000 nella regione Emilia-Romagna e di queste il 50% nella sola Riccione con una quota dominante dei mercati esteri pari a circa l'80%. Sono i dati del consorzio degli Italy Bike Hotels

Un mercato giovane (la prima esperienza di un Bike Hotel del Consorzio risale a 14 anni fa a Riccione) che registra fruitori di un'ampia fascia d'età. Dai 25 ai 35 anni per gli appassionati di mountain bike, dai 40 ai 60 anni per i ciclisti da strada e in entrambi i casi per lo più uomini. Questo è ciò che dicono le carte d'identità di chi s'ispira alla vacanza attiva.

I bike riders pedalano mediamente dalle 5 alle 6 ore giorno (partenza mattina rientro intorno alle 14.00), reintegrano al rientro con una merenda di frutta e carboidrati e un pasto serale consumato generalmente in hotel e per questo richiedono menu equilibrati mirati alla loro esigenza di sportivi, sistemano la bicicletta, lavano la divisa, si rilassano nella spa dell'albergo se questo ne è dotato e vanno a letto dopo cena godendosi il meritato riposo. Il giorno successivo ci sono altrettante distanze da coprire e chilometri da macinare. Si stima che ogni cicloturista spenda in media 500 euro in acquisti di prodotti tipici, artigianato locale e materiale ciclistico.

I cicloturisti vivono quindi la vacanza tra la strada, il territorio e l'albergo che prediligono al campeggio. Richiedono livelli di comfort medio-alti e la scelta cade sempre su strutture con una classificazione a partire dalle 3 stelle.

Gli Italy Bike Hotels sono dislocati in 12 regioni italiane e si concentrano prevalentemente in 4 regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Trentino Alto Adige. E' cospicua la domanda su regioni come Sicilia e Puglia, dove ancora non ci sono Italy Bike Hotels, ed è molto forte in regioni come Toscana, Lombardia, Trentino, in cui la domanda supera le camere disponibili, dunque c'è ancora spazio per diventare un Italy Bike Hotel.

Il cicloturismo, numeri alla mano, rappresenta una nicchia di mercato sui cui vale la pena investire. Un mercato che va conquistato, mantenuto e sostenuto. Gli Italy Bike Hotels sono uniformati su uno standard di qualità e offrono servizi ad hoc.

D'altra parte però sono necessari interventi a livello pubblico locale/regionale/nazionale per soddisfare le esigenze del cicloturista: percorsi protetti, segnaletica specifica, spazi dedicati nei centri storici e nelle città d'arte, e soprattutto,manutenzione del manto stradale, grande elemento penalizzante per l'Italia rispetto ad altre realtà europee.

Fonte: travelling.travelsearch.it

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Mercoledì, 01 Agosto 2012 08:49

Parenzana: ciclovacanza per famiglie con bambini

Parenzana era la linea ferroviaria a scartamento ridotto Trieste – Parenzo. È stata utilizzata dal 1902 fino 1935 anno, in cui viene soppressa per motivi di scarsa convenienza economica, a favore di altri modi di trasporto su strada più veloci e più economici.

Ciclovacanza in Istria lungo la Parenzana dal 11 al 18 agosto 2012 è un'evento che viene organizzato dall'associazione modenese (FIAB-Amici della bicicletta di Modena).

Il giro quest'anno parte da Trieste, che contiamo di raggiungere in treno.

"Seguiremo la Parenzana, la ciclovia costruita sul vecchio percorso della linea ferroviaria Trieste – Parenzo ora dismessa, percorreremo i ca 150 km fino a Rovigno, costeggiando l'istria slovena e croata ed inoltrandoci anche nei caratteristi paesini interni, alternando bici e giornate al mare. Pernottamenti in agriturismo/alberghi." 

Programma 

Prima di tornare a scuola: Ciclovacanza in Istria lungo la Parenzana dal 11 al 18 agosto 2012 Treno + Bici

Iniziativa per famiglie con bambini

Sabato 11.08

arrivo a Trieste con spostamento a Muggia con motonave e veicoli alternativi per le bici - Partenza da Muggia e arrivo in serata a Isola/Strugnano per pernottamento Km 22

Domenica 12.08

Tratto fino a Buie con passaggio frontiera sloveno/croata e sistemazione presso struttura lungo il tracciato - Km 28

Lunedì 13.08

Da Buie verso Grisignana, Livade e sosta serale presso agriturismo nei pressi di Montona - Km 38

Martedì 14.08

Tratto finale verso Visinada e poi verso Parenzo per sistemazione serale - Km 27

Mercoledì 15.08

Visita a Parenzo e dintorni con pernottamento nella stessa struttura della sera prima

Giovedì 16.08

Da Parenzo ad Orsera verso Rovigno e sistemazione nei pressi della città per 2 notti

Venerdì 17.08

Visita a Rovigno e dintorni con tratto in bici verso il Montauro e poi fino al Polari - una dozzina di km lungomare..

Sabato 18.08

rientro a Trieste e poi in treno a Modena

Fonte: http://www.modenainbici.it

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Venerdì, 20 Luglio 2012 08:35

VENEZIA ORIENTALE IN BICICLETTA

VENEZIA ORIENTALE IN BICICLETTA

Autore: Supino Sandro

Prezzo: € 15,00

Pagine: 176

Editore: Ediciclo

Dal mare alle risorgive, dal greto del Tagliamento a quello del Livenza, tra abbazie e mulini, lunghi itinerari da tagliare e comporre a proprio piacimento per una pedalata di un'ora o di una giornata intera. Portogruaro, Concordia Sagittaria, Summaga, Sesto al Reghena... Sono solo alcuni dei paesi toccati dai 15 itinerari della guida che porta i lettori a pedalare nei luoghi di Ippolito Nievo e Pier Paolo Pasolini. Dalle rinomate località balneari dell'Adriatico alla pianura, ben 700 km di lente e rilassanti escursioni nella Venezia Orientale. La cicloguida si struttura intorno a tre località di partenza: Portogruaro, il capoluogo storico e amministrativo del territorio, Caorle e Bibione, le due principali stazioni turistiche della costa adriatica. Ogni centro grande e piccolo è corredato di una scheda o un box che ne illustra le caratteristiche storiche, artistiche e ambientali. Nel volume sono presenti molti indirizzi utili per organizzare al meglio la propria escursione, inclusi i riferimenti dei meccanici, dei noleggiatori di biciclette, dei musei e dei mercati settimanali.

Fonte: http://www.ediciclo.it/

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Il mio Danubio. In bicicletta lungo il fiume d'Europa
Autore: Guillaume Prébois
Prezzo: € 13,00
Pagine: 172
Editore: Ediciclo

 

Il Danubio, fiume dolce e maestoso, che sgorga nella Foresta Nera in Germania e attraversa il mondo suggestivo della Mitteleuropa accompagnando e definendo culture, popoli, musiche, lingue diverse. Guillaume Prébois ne ha seguito il corso, in bicicletta. Tremila chilometri dalla Germania alla Romania: otto paesi, caldo torrido, albe fresche, cieli stellati, malinconie, le facce antiche di chi lavora i campi e i millenari clichès culturali che si sgretolano sotto il peso della peregrinazione sincera.

www.ediciclo.it

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Lunedì, 09 Luglio 2012 08:41

In bici alla scoperta di Berna

Attraverso regioni un tempo assoggettate a Berna, i comuni storici Estavayer-le-Lac, Payerne, Laupen, Berna, Aarwangen, Aarburg e Lenzburg. Fra questi natura idilliaca come la riserva naturale Auried di Kleinbösigen, laghetti e boschi estesi. Il percorso attraversa regioni un tempo assoggettate a Berna, passando per comuni storici come Estavayer sul Lac de Neuchâtel, Payerne con la sua chiesa abbaziale, Laupen punto di confluenza della Sarine e della Singine, l'ovest di Berna in piena espansione, le cittadine Aarwangen e Aarburg coi loro ponti, Lenzburg con il suo castello sulla collina e Baden sulle sponde della Limmat.

Fra questi, natura idilliaca come la riserva naturale Auried di Kleinbösigen, le cupole moreniche nel riserva boschiva di Laupen, il frequentato Moossee, gli isolotti di uccelli sull'Aare o il Boowald, la più grande riserva boschiva dell'Argovia. Malgrado la crescita costante di insediamenti e di vie di transito rumorose e drittissime, il Mittelland svizzero cela ancora angoli e sentieri romantici e trasognati.

I percorsi di SvizzeraMobile sono suddivisi in singole tappe (a titolo di suggerimento). La scelta delle località di tappa è stata dettata da criteri specifici: buona raggiungibilità con i mezzi pubblici (se possibile a scadenza oraria) e un'offerta possibilmente completa di servizi (ad es. vitto e alloggio). In via eccezionale può anche trattarsi unicamente di un rifugio alpino, se questa soluzione consente di scegliere un itinerario particolarmente attrattivo. 
Le località sono corredate di una breve descrizione delle loro principali caratteristiche in termini di storia, importanza attuale, punti di particolare interesse e attrattive turistiche. Se possibile, queste descrizioni sono completate con informazioni sulle offerte di alloggio di SvizzeraMobile e con un link verso il sito web dell'ente turistico locale.

Come arrivare

Usate i mezzi pubblici per il viaggio di arrivo. Il link «Come arrivare» verso l'orario online delle Ferrovie Federali Svizzere FFS vi facilita la pianificazione del viaggio. Sulla pagina di consultazione dell'orario, il link «Prezzo/Biglietto» vi consente di accedere al Ticket Shop FFS dove potete acquistare comodamente il vostro biglietto.

L'orario online e il Ticket Shop sono accessibili anche dai paesi confinanti della Svizzera

Come arrivare / Trasporto bici

Usate i mezzi pubblici per il viaggio di arrivo anche se desiderate portavi appresso la vostra bici con la formula carico in proprio. Il link «Come arrivare / Trasporto bici» verso l'orario online delle Ferrovie Federali Svizzere FFS contiene l'opzione «con bici appresso», facilitandovi così la pianificazione del viaggio. Attenzione: questa interrogazione dell'orario è valida solo per la Svizzera.

Sulla pagina di consultazione dell'orario, il link «Prezzo/Biglietto» vi consente di accedere al Ticket Shop FFS dove potete acquistare comodamente il vostro biglietto e, se del caso, anche una carta giornaliera per bici.

Per scoprire quali sono i migliori treni con carico in proprio di biciclette in tutta Europa, consultate il sito www.bahn.de. Sulla pagina iniziale, cliccate sul tool «Orario - biglietti». Immettete quindi le località di partenza e di destinazione, attivate alla rubrica «Mezzo di trasporto» l'opzione «Trasporto bicicletta» e cliccate su «Inizia la ricerca». Riceverete così le informazioni desiderate.

Trasporto su treno, bus, battello raccomandato

SvizzeraMobile raccomanda l'impiego dei mezzi pubblici per superare oltre 400 tratte, sia per abbreviare tappe particolarmente lunghe, sia per superare grandi dislivelli o, qualche volta, tratti di percorso poco attrattivi. Le raccomandazioni sono numerate e, tramite una finestra per la consultazione dell'orario, collegate con l'orario online delle Ferrovie Federali Svizzere. Sulla pagina di consultazione dell'orario, il link «Prezzo/Biglietto» vi consente di accedere al Ticket Shop FFS dove potete acquistare comodamente il vostro biglietto.

Dislivello

Il dislivello poggia sul modello del terreno dell'Ufficio federale di topografia e su un modello di calcolo di SvizzeraMobile e indica il totale delle salite di un percorso o di una tappa. Il dato indicato può divergere dal dislivello effettivo in natura ed è generalmente arrotondato.

Fonte: http://veloland.myswitzerland.com

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Venerdì, 15 Giugno 2012 08:18

In bicicletta verso l'Isola d'Elba

Dal lungo mare di Marina di Campo, attraversata la pineta prendiamo la provinciale per Portoferraio e giriamo subito a sinistra seguendo le indicazioni per S. Ilario. La strada asfaltata sale con tornanti al quieto paesino , superato il quale la carrozzabile s'inerpica rapidamente a destra fino ai 630 m. del Monte Perone (lungo il percorso: torre e chiesa romanica di San Giovanni, recentemente restaurate).

Da qui un sentiero tecnico e panoramico sale fino a Monte Maolo, prosegue per Masso alla Quata (744m.) e con una discesa a tornanti ci porta ai 600 m. del Castagnone, dove una pista forestale raggiunge l'arioso altopiano delle Piane del Canale. Qui ci inseriamo in un bellissimo sentiero, circondato da una bassa macchia mediterranea generosa di colori e profumi, che scende verso il golfo di Campo regalando l'impagabile sensazione di tuffarsi nel blu intenso del mare. Il sentiero termina nei pressi delle cave di granito di S. Piero (ancora attive), dove abili scalpellini mantengono in vita una millenaria tradizione isolana. Assaggiato il tipico pane di patate sanpierese, la strada asfaltata, o in alternativa un ripido viottolo, riconducono a Marina di Campo. Abbiamo percorso una ventina di Km e ormai le maggiori difficoltà altimetriche sono alle spalle .

Circa 4 Km. in pianura e su asfalto (direzione Portoferraio) ci portano poco prima di Procchio , ad un bivio a destra (indicazione Literno) Si sale in una valletta lungo un ombreggiato sterrato che in 4,5 Km. conduce ai 365 m. di monte San Martino, prima di scendere rapidamente verso le cave di Colle Reciso (327 ). Dopo aver attraversato la provinciale per Lacona continuiamo su sterrato verso Monte Orello con una stupenda visuale di Portoferraio e le sue fortificazioni medicee. Monte Orello (377 m.) è un vero dedalo di stradine e sentieri ma noi proseguiamo sulla pista forestale principale e dopo aver scollinato iniziamo la fantastica e panoramica discesa verso il bianco arenile di Lacona.

Di nuovo 3 Km. asfalto (direzione Marina di Campo), poi bivio a sinistra per Laconella. Lo sterrato si inerpica fino ai 377 m. di Monte Tambone, ultima fatica del nostro giro, intervallando strappi e falsi piani. La strada bianca ora scende ripida ma agevole fin sopra il golfo di Fonza, poi in loc. Costa di Segagnana imbocchiamo un sentiero di un Km. che ci riporta sulla pista ciclabile di Marina di Campo.

Fonte: Apt Arcipelago Toscano

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