Venerdì, 16 Novembre 2012 11:49

In bici dalla Siberia a casa

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Sono le persone più impensabili a compiere le imprese più memorabili....

 

Tempo fa guardavo su RaiSport il reportage video di un ragazzo inglese in giro per il mondo in bicicletta; le traduzioni in italiano del suo slang storpiavano il suo entusiasmo genuino, rendendolo ridicolo come gli applausi finti degli spettacoli di serie B.

Come fa a fare il giro del mondo uno che non sa nemmeno cambiarsi un raggio? Pensavo tra me e me. E intanto lo seguivo, attendevo le puntate per sapere dove fosse arrivato con la sua incredibile capacità di cacciarsi nei casini.

Poco tempo fa un amico mi regalato il suo libro ed ho cominciato a leggerlo con curiosità; volevo sapere cosa potesse aver spinto un ragazzo mai salito in bici ad affrontare prove così dure, come la Siberia in bici; io di viaggi ne ho fatti tanti e mi sono sempre considerato poco preparato, inadeguato; addirittura in Argentina lo avevo deciso lì per lì di andare sul quel passo di quasi 5000 metri e arrivarci in condizioni precarie, con al seguito una specie di guida a cui avevo dovuto fare da balia mi aveva dato un senso di precarietà che mi aveva quasi fatto desistere.

Eppure leggendo il libro si capisce ancora una volta che non conta l'allenamento, non conta la prestanza fisica ma l'attitudine mentale al viaggio ed all'incontro; ognuno può partire con i propri dubbi o fuggire dalla propria vita, ma quello che riempe di esperienze giorni a volte monotoni e ripetitivi quali possono essere quelli fatti da 100 km in bici è proprio la voglie di conoscere e di misurarsi con gli altri.

Per gli amanti del genere, ma anche per gli altri......

Fonte: Ironelli.it

 

Autore del libro: Rob Lilwall

Editore: Ediciclo - collana: Altre Terre - 2012

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